Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.
E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.
E così sui binari in tondo
gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore.
1° aprile 1932
(Fernando Pessoa, “Autopsicografia”,
da
Una sola moltitudine, Adelphi, 1979
Traduzione di Antonio Tabucchi)
Come afferma il poeta portoghese Fernando Pessoa, scrivere poesia significa fingere, dissimulare, mentire, sognare, immaginare. Inventare. Scrivere poesia significa reinventarsi, descriversi con occhi estranei, guardare il mondo attraverso lo sguardo altrui. Significa ribaltare prospettive, invertire latitudini e cambiare direzioni di marcia.
Prospettive, latitudini e direzioni di marcia: tre elementi che l’Almanacco Internazionale cerca costantemente di rintracciare, esplorare e proporre al pubblico per pensare insieme, attraverso la poesia e i suoi complessi processi traduttivi, a un possibile mondo con-diviso. Dopo il successo della prima Call for Translators, che ci ha fatto conoscere nuove voci dal greco moderno e dall’inglese, la redazione lancia una seconda Call di traduzione con lo scopo di mettersi in ascolto e di captare nuovi versi, nuove storie e nuove dimensioni.
Qui di seguito trovate tutte le
indicazioni per partecipare:
● Le lingue di partenza della seconda Call sono:
spagnolo, tedesco, francese e giapponese;
● Il/la poeta da tradurre deve essere ancora
inedito/a in Italia;
● Il contributo dovrà comprendere la traduzione integrale di
tre poesie precedute da un breve
cappello critico introduttivo sull’autore/autrice (per lunghezza, stile e norme redazionali potete far riferimento alle scorse uscite dell’Almanacco Internazionale);
● Le proposte devono essere inviate
entro il 15 febbraio 2023 all'indirizzo email
almanacco@lospazioletterario.it;
● La redazione si impegna a selezionare i contributi entro il
1° marzo 2023; in assenza di risposta il contributo è da intendersi come rifiutato.
La redazione dell'Almanacco Internazionale vi augura
buone feste e un
felice Natale.