A cura di Alessandro Farris e Graziana Marziliano
«String figures are like stories; they propose and enact patterns for participants to inhabit, somehow,on a vulnerable and wounded earth. My multispecies storytelling is about recuperation in complex histories that are as full of dying as living, as full of endings, even genocides, as beginnings.
In the face of unrelenting historically specific surplus suffering in companion species knottings, I am not interested in reconciliation or restoration, but I am deeply committed to the more modest possibilities of partial recuperation and getting on together. Call that staying with the trouble.
And so I look for real stories that are also speculative fabulations and speculative realisms. These are stories in which multispecies players, who are enmeshed in partial and flawed translations across difference, redo ways of living and dying attuned to still possible finite flourishing, still possible recuperation»
D. Haraway, Staying with the trouble: Making kin in the Chthulucene, Duke University Press, 2016
Muovendoci dalle parole di Haraway, abbiamo pensato a una rassegna che ponga in contatto letteratura e teorie e pratiche transfemministe queer, con incontri mensili durante l’anno 2022-23: ciascuna di queste string figures creerà uno schema inedito, un’apertura, un movimento, un’intuizione, grazie a cui cominciare a costruire storie per dissestare il binarismo della teoria letteraria, moltiplicare il punto di vista, contaminare il linguaggio, aprire nuovi scenari di narrazioni e incontrare soggetti e personagg* imprevisti.
La rassegna si comporrà di talk, laboratori, workshop, presentazioni di libri e di progetti, e vedrà protagonistx persone che scrivono, studiano e lavorano nell’interconnessione - o meglio nel cortocircuito - tra queerness, femminismi e teorie e pratiche letterarie.
Talk su fare e disfare il genere nella lingua letteraria
Tessera aics richiesta. Ingresso Up to you.
Ne parliamo con:
Luca Starita (Napoli, 28 novembre 1988) vive a Firenze dove lavora per Giunti editore. Si laurea in Italianistica a Bologna con una tesi sulla queerness nella narrativa di Aldo Palazzeschi e nel 2022 frequenta un master in Digital Humanities presso l’Università La Statale di Milano. Nel 2021 pubblica il saggio Canone ambiguo. Della letteratura queer italiana per la casa editrice effequ. Ha frequentato nel 2016 un corso di sceneggiatura cinematografica presso la scuola Holden di Torino e nel 2019 pubblica il romanzo La tesi dell’ippocampo per bookabook. Scrive di letteratura per alcune riviste come La città dei lettori (Firenze) e Cultweek (Milano) e si occupa di teatro, sia come drammaturgo sia come curatore di progetti culturali. Alcuni suoi pezzi sono stati pubblicati anche su: Rewriters, La falla, Fronesis, L’eco del nulla. Tra il 2021 e il 2022 tiene un laboratorio presso la scuola Holden di Torino in cui si affrontano le tematiche della narrativa queer italiana, in cui vengono coinvolte le scuole superiori del territorio piemontese. Inoltre, ha partecipato a numerosi incontri in Italia per parlare delle stesse tematiche (tra cui il Festival Mix di Milano e il Gender Bender di Bologna).
Marzia D’amico (they/she; ə/lei; elx/ela) è FCT Junior researcher presso CEComp (Centro de Estudos Comparatistas) dell’Università di Lisbona, dove porta avanti un progetto che esplora l’interazione tra tradizione e sperimentalismo nelle sue forme, espressioni, linguaggi e codici, con particolare attenzione alle implicazioni socio-politiche dietro la produzione femminile di poesia verbivocovisiva e la problematicità delle categorie di genere. Dalla tesi di dottorato, conseguito all'Università di Oxford e dedicato alla riflessione su genere letterario e gender, è di prossima pubblicazione una monografia su Amelia Rosselli e Patrizia Vicinelli quali magistrae della forma poematica epica italiana. Oltre agli articoli scientifici, poesie, prose, traduzioni, e contributi su letteratura, queerness, e femminismi sono apparsi su carta, online, e alla radio, sia in lingua italiana che inglese. Recentemente, ha tradotto Il racconto dell'elicottero per Zona42. Cura mensilmente, in collaborazione con due compagne, la newsletter femminista: Ghinea. Online è rintracciabile come @atamarzia.
Simone Marcelli Pitzalis, attivista queer e autorə, è natə in Sardegna e cresciutə in Continente. Ha compiuto gli studi umanistici all’Università di Bologna e all’Université de Genève. Pubblica e milita in versi e in prosa. Redattorə del magazine menelique, ha pubblicato sullo stesso racconti e poesie; come anche su CrapulaClub, L’Indiscreto, Inutile, Verde, Corriere della Sera, Repubblica. Suoi racconti sono presenti nel volume TINA. Storie della Grande Estinzione (Aguaplano, 2020). La sua raccolta poetica Archivio privato (Zona Editrice, 2018) ha vinto il Premio Nazionale Elio Pagliarani Opera Inedita. Nel 2022 ha pubblicato, per effequ, il romanzo Questo è il corpo. Partecipa a numerosi talk su letteratura, lingua e genere, e ha tenuto laboratori di scrittura e lettura creative nelle scuole.
Luca Pinelli, laureato in lingue e letterature straniere all’Università di Oxford e all’Università di Bologna, è attualmente dottorando in Studi umanistici transculturali all’Università di Bergamo, in cotutela con l’Université Sorbonne Nouvelle a Parigi. Il suo progetto di ricerca riguarda le intersezioni e le risonanze tra le due 'madri' dei femminismi di seconda ondata, Virginia Woolf e Simone de Beauvoir. Fa parte della redazione della rivista dell’Italian Oscar Wilde Society e del collettivo transfemminista e queer l’Altrosessuale. I suoi interessi di ricerca comprendono Oscar Wilde e il fin de siècle britannico, il modernismo anglofono, la storia e la filosofia femministe, le teorie queer, la fenomenologia critica e gli scritti radicali.
Il canzoniere come «spazio aperto»
Il canzoniere d’amore, il rapporto con l’altr*, il ripensamento della tradizione lirica.
Con Giulia Martini (Coppie minime, Interno poesia) e Alessandro Brusa (L’amore dei lupi,Giulio Perrone Editore).
Giulia Martini si è laureata in Letteratura italiana contemporanea con una tesi su Pigre divinità e pigra sorte di Patrizia Cavalli. È attualmente dottoranda in Filologia e Critica all’Università degli Studi di Siena, in co-tutela con l’Université de Fribourg (Svizzera), con un progetto di ricerca dedicato alle forme e alle funzioni del dialogo nella poesia italiana del secondo Novecento. A giugno 2018 ha pubblicato la raccolta Coppie minime (Interno Poesia). Sempre per Interno Poesia è curatrice dell’antologia Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90 (I vol. 2019, II vol. 2020, III. vol. 2022).
Alessandro Brusa è nato a Imola nel 1972 e vive a Bologna. Ha pubblicato due romanzi: Il Cobra e la Farfalla (Pendragon 2004) e L’Essenza Stessa (L’Erudita 2019) e tre raccolte di poesia: La Raccolta del Sale (Perrone 2013), In Tagli Ripidi (nel corpo che abitiamo in punta) (Perrone 2017) e L’Amore dei Lupi (Perrone 2021). Suoi testi poetici ed in prosa sono apparsi su antologie e riviste, cartacee ed online, sia in Italia sia, in traduzione, negli Stati Uniti, Francia, Belgio, Romania, Spagna ed America Latina.
Accompagna il lavoro di scrittura a quello di traduzione dall’inglese con testi pubblicati su riviste online e cartacee (Testo a Fronte, NazioneIndiana, MediumPoesia, InversoPoesia, Le Voci della Luna, PoetarumSilva, La Macchina Sognante).
Fin dalla prima edizione del 2013 fa parte del comitato organizzatore del Festival Letterario a prevalenza poetica Bologna In Lettere.
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